Vero e proprio patrimonio ineguagliabile per gli appassionati di storia e archeologia, contiene numerosi reperti che testimoniano la presenza umana nell’area fin dall’epoca preistorica, tra cui fossili, utensili e resti di antiche abitazioni, ma soprattutto custodisce parti di scheletri di animali ormai scomparsi tali da lasciare a bocca aperta.
Strutturato in due sezioni, ospita infatti nella prima un’importante collezione di malacofauna fossile, che ben documenta i diversi assetti evolutivi compresi tra il periodo giurassico e l’olocene; nella seconda sono invece esposti i mammiferi fossili di ippopotami, mammutus, rinoceronti, cervidi e altri vertebrati rinvenuti nei giacimenti pleistocenici di Collecurti e Cesi, due frazioni del comune di Serravalle di Chienti, datati rispettivamente 900.000 e 700.000 anni fa.