Il territorio di Spezzano della Sila, per il suo prezioso patrimonio culturale e naturalistico, è stato individuato di estrema rilevanza strategica dalla regione Calabria. 

Si trova nel cuore del Parco Nazionale della Sila, abbracciato da boschi di castagni, più a valle, e di conifere e faggi, più a monte. Meraviglioso è passeggiare nella maestosa Riserva naturale dei Giganti della Sila, un bosco ultracentenario con oltre sessanta esemplari di pini larici e aceri piantati nel Seicento. 

Il Parco della Sila è un prezioso e raro gioiello naturalistico riconosciuto a livello internazionale: fa parte, infatti, della 10° Riserva della Biosfera italiana inserita nella Rete Mondiale dei Siti di eccellenza dell’UNESCO.  

Il comune calabro è, inoltre, caratterizzato dalla presenza di molteplici risorse storico-culturali, come le architetture civili e religiose del centro storico, o il meraviglioso Sito Archeologico lungo le rive del Lago Cecita.  

Oltre alla coltivazione della famosa Patata della Sila IGP, il clima temperato e il paesaggio boschivo e lacustre permettono la crescita di innumerevoli funghi: si stima che sull’Altopiano silano ne siano presenti più di 3.000 specie, senza tenere conto di quelle microscopiche; negli ultimi anni si è assistito alla nascita di diverse aziende di trasformazione, in genere a conduzione familiare, per la produzione di porcini secchi e sottolio (e non solo). La ricchezza dell’offerta enogastronomica è alimentata anche dall’eccellenza e la varietà delle produzioni del settore lattiero-caseario, che spaziano dalle paste filate ai formaggi stagionati. Il gustoso matrimonio degli ingredienti tipici di Spezzano della Sila è fotografato in alcune delle ricette del posto, come quella dello sformato di patate con caciocavallo o dei funghi rostiti al forno con patate della Sila. 

Il primo nucleo abitato fu fondato nel IX secolo da alcune famiglie di profughi cosentini costrette a lasciare la propria città a seguito delle incursioni saracene. Baglive di Cosenza, fu venduto al Granducato di Toscana (1644) insieme ad altri casali; si sottrasse alla dominazione in seguito alla Rivolta di Celico (1647). La popolazione si schierò tenacemente con i Borboni durante l’occupazione francese; nel 1799, con il riordino amministrativo del generale Championnet, il paese diventò uno dei Comune del cantone di Cosenza. Capoluogo di circondario dal 1811, fu denominato Spezzano della Sila a seguito della fusione dei due comuni di Spezzano Grande e Spezzano Piccolo. Nel 1937 i due comuni ritornarono autonomi e, mentre quello di Spezzano Piccolo conservò il vecchio nome, Spezzano Grande mantenne il nuovo.

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