Mulino del ‘400 edificato su uno sperone di roccia a ridosso del fiume Chienti. Adiacente al mulino la centrale idroelettrica che nel 1913 portò l’energia elettrica nelle circostanti zone rurali della montagna tra Marche e Umbria. La centrale idroelettrica è stata riattivata con le stesse macchine dell’epoca ed è funzionante a richiesta dei visitatori. Il canale di alimentazione del mulino e della centrale, scorre in un ambiente naturalizzato in una grande varietà floristica e dove è possibile incontrare numerosa fauna selvatica. I due insediamenti formano un tutt’uno di grande interesse archeologico-industriale.
