Il paesaggio è inconfondibile, con i colori che seguono l’andamento delle stagioni. Alle preziose foreste, tra cui il SIC Bosco del Paganello, si alternano le caratteristiche falesie verticali di roccia calcarea – Zenne – e gli ampi altipiani argillosi.
Il borgo, dalla tipica struttura ad incastellamento di tipo medievale ancora visibile nel centro storico, abbraccia uno sperone roccioso; le case, costruite sulla “roccia viva”, vi si arroccano sinuose donando uno spettacolo che non può lasciare indifferenti.
Ancora oggi si possono ammirare dei tetti tradizionali con la copertura a lisce lastre di roccia marnosa tipiche della zona. Fino all’inizio del Novecento erano presenti alcune torri e importanti resti della fortificazione, successivamente demolite nel secondo dopoguerra.
I primi insediamenti risalgono all’era preistorica. Nel comune abruzzese della Patata di montagna del Medio sangro, si trovano una serie di siti di arte rupestre caratterizzati da grotte, pitture ed incisioni risalenti all’Età del Bronzo.
La nascita ufficiale di Civitaluparella è attestata al 1115, attraverso gli scritti di Papa Pasquale II e i documenti in merito alla presenza della Abbazia (chiesa) di San Pietro Apostolo risalente al XII secolo. Dal Medioevo agli inizi del XIX secolo fu feudo dei Caldora.

Curiosità: il Toponimo Civitaluparella sembra molto probabilmente derivare dal latino civita luparius, la città dei cacciatori di lupi.

Civitaresi: Civita “luparius”: città dei cacciatori di lupi. Origine probabile ma non accertata.

Info utili